PARROCCHIA San Pietro Apostolo Bolgare

Notiziario Giugno-Luglio 2017

AVVENNE 25 ANNI FA

Non mi sono lasciato sfuggire questa bella e importante circostanza per intervistare il nostro caro don Alberto.
Per noi l’occasione per conoscerlo meglio e per lui, forse, per fermarsi un attimo e gettare uno sguardo
al cammino percorso, denso, come potrete leggere, di incontri, aneddoti, svolte, stupore. Ci hai fatto, anche così, davvero un bel regalo, una condivisione di vita che in questi due anni stiamo ricevendo e di cui stiamo imparando a farne tesoro. Ti auguriamo di cuore ogni bene nel Signore.

Don Alberto, oggi festeggi 25 anni di sacerdozio: è un bel traguardo, qual è la prima considerazione che ti viene in mente?
Se devo essere sincero, non me ne rendo proprio conto… Quando ero seminarista o giovane prete, e vedevo i sacerdoti che festeggiavano il 25° di sacerdozio, mi sembravano così anziani già allora… Effettivamente, ora questi sono già in pensione e io ho preso il loro posto in questa ricorrenza: un certo strano effetto lo sento, in considerazione anche del fatto che ai 25 anni di sacerdozio si associano i 50 anni di età. Non mi sento vecchio, questo proprio no: però sicuramente è iniziata una fase della vita in cui occorre fare dei bilanci ed essere molto concreti sugli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ma non voglio smettere di sognare!

Quando hai maturato la consapevolezza di voler diventare sacerdote? C’è stato un momento preciso in cui hai capito che quella era la tua strada? Beh, non è facile dirlo, anche perché la mia non è stata una conversione in età avanzata sulla via di Damasco! Quando sono entrato in seminario, e parliamo del lontano 17 settembre 1978, non avevo ancora compiuto 11 anni… A quell’età, voler fare il prete significa imitare delle figure di riferimento, che per me erano i curati che si erano succeduti negli anni della mia infanzia nel mio oratorio. Fu uno di loro - oggi quasi 90enne - a chiedere a me e a mio fratello, al termine di una confessione comunitaria in parrocchia, chi di noi due avrebbe desiderato entrare in seminario. Mio fratello fu molto più cinico, e rispose immediatamente di no; io, invece, che vivevo praticamente in oratorio facendo il chierichetto e giocando a pallone tutti i pomeriggi, dissi subito di sì, senza neppure pensarci. E iniziai a frequentare gli incontri di orientamento vocazionale in seminario,

SPECIALE 25° DI SACERDOZIO DI DON ALBERTO - 6 giugno 1992 - 2017